Peso | 220 g |
---|---|
Anno | 2017 |
ISBN | 979-0-705004-65-6 |
Autore | Anna Mancini, Franco Nobis, Giovanni Battista Viotti, Luigi Gianella |
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Trois Duos pour deux flûtes
Peso | 220 g |
---|---|
Anno | 2017 |
ISBN | 979-0-705004-65-6 |
Autore | Anna Mancini, Franco Nobis, Giovanni Battista Viotti, Luigi Gianella |

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Trois Duos pour deux flûtes
a cura di Anna Mancini e Franco Nobis

Anna Mancini
Anna Mancini ha iniziato lo studio della musica con Alvaro Rossi e in seguito si è diplomata in flauto al Conservatorio «A.Boito» di Parma e in didattica della musica al Conservatorio «G.Verdi» di Milano. Diploma d’onore all’Accademia Chigiana di Siena nella classe di Severino Gazzelloni, si è poi perfezionata a Vienna con Wolfang Schulz, a Venezia con Renate Greiss e a Basilea con Aurèlé Nicolet. Ha curato varie edizioni di musiche strumentali italiane del ’700 e dell’800. Ha collaborato in qualità di primo flauto con l’Orchestra Sinfonica di San Remo, l’Orchestra del Teatro Regio di Parma e l’Orchestra Filarmonica Emiliana. Con diverse formazioni cameristiche ha suonato in Italia, Europa, Asia, Africa del Nord, America Latina, Stati Uniti, Giappone. Ha effettuato registrazioni per il Terzo Programma della Radio Italiana, Radio Portoghese, Radio Vaticana, Radio Indiana di Bombay, Radio e Televisione Brasiliana. Autori quali Franco Margola, Gianfranco Maselli, Daniele Zanettovich, Jean Guillou le hanno dedicato loro composizioni edite da Suvini-Zerboni, Zanibon e Pizzicato. Ha tenuto master-class nell’università di Miami, Philadelphia, New York, Algeri, Rio de Janeiro, Buenos Aires. È docente di flauto al Conservatorio «A. Boito» di Parma.

Franco Nobis
Franco Nobis si è diplomato nel 1982 in flauto presso il Conservatorio di Mantova, dopo aver conseguito la maturità classica. Si è in seguito perfezionato con Severino Gazzelloni a Siena, Renate Greis a Venezia, Aurèle Nicolet ad Altamura, Peter Lukas Graf a Sermoneta, Mario Ancillotti a Riva del Garda. È stato premiato in alcuni concorsi di musica da camera tra cui il primo premio al concorso città di Genova, ed ha svolto attività concertistica in varie formazioni da camera in Italia e all'estero. Ha intrapreso studi musicologici presso l'Università di Cremona ed ha partecipato ad alcune pubblicazioni tra cui la "Bibliografia delle opere dei musicisti bresciani pubblicate a stampa dal 1497 al 1740" di Oscar Mischiati (Firenze, Olschki 1992). È docente di flauto traverso presso la scuola media ad indirizzo musicale "Italo Calvino" di Piacenza. Nel 2006 ha conseguito il Diploma accademico di II livello presso il Conservatorio di Adria.

Giovanni Battista Viotti
Musicista (Fontanetto Po 1755 - Londra 1824); studiò il violino con G. Pugnani. Appartenne per alcuni anni all'orchestra reale; poi lasciò l'Italia per un giro di concerti con il suo maestro. Dopo sfortunate imprese teatrali a Parigi, passò (1792) a Londra, acclamato nei concerti Salomon, e vi divenne direttore d'orchestra al King's Theatre. Si trasferì in Germania (1798-1800) dove si dedicò alla composizione. Tornò poi per una decina di anni in Inghilterra e (1818-21) a Parigi, dove fu direttore (1819) dell'Opéra e del Théâtre des Italiens. Passò gli ultimi tre anni in Inghilterra. Uno dei maggiori violinisti d'ogni tempo, fu anche grande didatta, e attraverso i suoi allievi (J. Rode, F. W. Pixis e altri) esercitò una duratura influenza sulla scuola violinistica francese. Come compositore Viotti è ricordato soprattutto per i concerti per violino e orchestra che, pur rispettando i moduli scolastici dell'epoca classica, presentano nella linea melodica un'evidente ispirazione preromantica. Vasta la sua produzione, che comprende, tra l'altro, 29 concerti.

Luigi Gianella
Nacque probabilmente a Milano nel 1778 circa. Dedicatosi allo studio del flauto, entrò nell'orchestra del teatro alla Scala di Milano nel 1790, dove rimase per circa un decennio. Accanto all'attività di orchestrale Gianella si dedicò all'attività compositiva, producendo due balletti per La Scala (Il denaro fa tutto e Idante ed Asseli, agosto 1790), entrambi perduti. Nel 1800, tentò la fortuna trasferendosi a Parigi; qui, oltre a esibirsi come virtuoso del suo strumento, collaborò con varie orchestre locali, tra cui quella dell'Opéra-Comique nel teatro di rue de la Victoire. Durante la permanenza parigina si dedicò attivamente anche alla composizione. L'unico impegno operistico nacque dalla collaborazione con Charles-François Dumonchau per la creazione dell'opera in un atto L'officier cosaque (Parigi, théâtre de la Porte de Saint-Martin, 8 apr. 1803), su testo di Cuvelier e Barouillet. Gianella fu, comunque, principalmente rinomato come solista e compositore di musica per flauto: a testimonianza di ciò, oltre ai più noti concerti con orchestra, vi è la vasta produzione cameristica, in cui il ruolo del flauto, a cui è dedicata gran parte della sua produzione, viene sfruttato in tutte le possibilità virtuosistiche. Morì a Parigi nel 1817 circa.